Orgamail, Richardier 2011, Francia

Le configurazioni dello spazio e del tempo, che entrano in risonanza con il mio sentire, sono comunque destinate a disfarsi.

La fotografia è il vano tentativo di opporsi a questa impermanenza. Il reiterato piacere di fotografare è l'accettazione gioiosa dell'attaccamento che tormenta l'uomo che vuole lasciare un segno.

La scelta della fotografia digitale destinata a scomparire è la quintessenza di questa accettazione gioiosa.