(2010)

Nella relazione di Counseling, l'Arte, attraverso un processo di attivazione dei canali sensoriali, consente al cliente di esprimere contenuti personali - ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni. La comunicazione non verbale "passa" nella relazione in modo più efficace e più diretto. In questo senso, la fotografia è uno strumento di comunicazione molto interessante perché costituisce un vero e proprio linguaggio. E' anche uno strumento di evocazione, catalizzazione e modulazione delle emozioni, perciò un facilitatore che consente di stabilire una relazione comoda ed empatica tra operatore e cliente. Inoltre la fotografia è apparentemente facile da imparare, professionalmente sfruttabile e culturalmente appagante. Quando, nel counseling, il cliente viene invitato a portare fotografie, la lettura di queste può concentrarsi su aspetti affettivi ed intimi (il contenuto, il soggetto, il ricordo, le emozioni, l'assenza) e/o su aspetti più razionali (tecnica fotografica, estetica, contesto socio-culturale, finalità), secondo ciò che si vuole esplorare, inoltrandosi quindi, in campi più o meno carichi emotivamente.

Questo può essere fatto sia con fotografie che ritraggono il cliente e la sua famiglia, sia con fotografie fatte direttamente dal cliente o anche con fotografie scelte fra quelle disponibili nel vastissimo mondo di immagini che ci circonda. . Altro contributo importante nel processo di counseling è dato dalla consapevolezza del fare: la fotografia fornisce la possibilità di riflettersi nella propria opera artistica, di osservarsi mentre si agisce creativamente con nuove e/o ritrovate capacità e qualità; permette d'interagire e di vedersi come parte attiva nel rapporto fotografo/modello, fotografo/oggetto, fotografo/mondo.

E' importante sottolineare che l'attenzione non è posta sugli aspetti tecnico ed estetico del prodotto finale ma sul processo fotografico, durante il quale il cliente può vedere e sperimentare se stesso come artigiano, artista, fotografo e nel contempo contattare il proprio mondo emozionale. Attraverso l'uso della fotografia è possibile vivere e addestrare in modo attivo e consapevole la creatività. E' utile sottolineare che la fotografia è intimamente connessa alla narrazione perché una foto rappresenta sempre un istante ben preciso, preceduto da "un prima" e seguito da "un dopo" ed è bello raccontare questa transizione oltre che parlare del contenuto. Nell'ambito della narrazione autobiografica, la fotografia può essere di aiuto poiché può contribuire alla costruzione di una propria storia coerente e a trovarne senso e significato, favorendo la ricostruzione della propria identità. La fotografia aiuta a pensare, intrecciare storie, mettere in relazione indizi e dare nuovi significati alle cose. La fotografia aiuta a ricordare, a collegare eventi lontani, a guardare oltre l'apparenza. La fotografia è anche una forma di Meditazione, una tranquillità che fa pensare, che raccoglie in immagini tutta la sua poetica.